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Vento SW 2km/h debole Lodi, 28 ottobre 2023


DAL 20 GENNAIO AL 17 MARZO 2024
PLATEA PALAZZO GALEANO
CORSO UMBERTO I, 46
VETRINA APERTA E FRUIBILE H.24/24

Da martedì 12 marzo la mostra di Mariateresa Sartori sarà trasferita presso lo spazio di Platea Projects
La mostra resterà aperta fino al 17 marzo in occasione di MUSE in LAUS, un’iniziativa organizzata dalla Provincia di Lodi e dal Comune di Lodi

PLATEA PROJECTS
IN VIA MADDALENA, 3
DALLE ORE 14.00 ALLE ORE 19.00


In occasione del finissage della mostra personale di Mariateresa Sartori,
Platea invita a ESSERE VENTO, una speciale conversazione aperta al pubblico
tra l’artista; Roberto Lacarbonara, curatore; e Carlo Orsini, direttore artistico di Platea. 

DOMENICA 10 MARZO ORE 19.00
PLATEA PALAZZO GALEANO
C.so Umberto I, 50 

Roberto Lacarbonara (Bari, 1981), giornalista e curatore di arte contemporanea, è Direttore artistico del museo CRAC Puglia – Centro Ricerca Arte Contemporanea (Taranto) e Codirettore della Fondazione Biscozzi | Rimbaud (Lecce), curatore della Fondazione Museo Pino Pascali (Polignano a Mare), docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Collabora con il quotidiano La Repubblica e con il periodico Espoarte. Tra le recenti pubblicazioni: Lisetta Carmi. Identities, Estorick Collection Publishing, Londra, 2023; Nico Vascellari. Tre quattro galline (con P. P. Pancotto, Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare, 2022-2023); Giuseppe Capogrossi e l’architettura, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo – Milano, 2023; Luciano D’Alessandro. L’ultimo idealista, Postcart, Roma, 2021; Passages/Paysages,Mimesis, Sesto San Giovanni – Milano, 2020; Pino Pascali. From Image to Shape, catalogo della mostra in occasione della 58a Biennale Arte di Venezia 2019; Pino Pascali Fotografie, con A. Frugis, Postmedia Books, Milano, 2018; Super. Pino Pascali e il sogno americano, Skira, Milano, 2018.




 

L'iniziativa prevede l'esposizione nella vetrina di Platea delle opere di Mariateresa Sartori, che si concentra sulla rappresentazione dei venti e degli eventi metereologici che influenzano il territorio lodigiano, utilizzando strumenti specifici per la misurazione degli eventi e raccogliendo dati. L'opera mira a esaminare e ridefinire i concetti di Natura/Artificio e Natura/Cultura con particolare attenzione al paesaggio della Provincia di Lodi. 

Per un anno, l’artista ha registrato quotidianamente i dati metereologici relativi alla zona di Lodi utilizzando anche le informazioni derivanti dalla consultazione dell’Atlante Metereologico fornito dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, che riporta dati statistici su ampie sezioni temporali del territorio italiano (pressione, umidità, temperatura, velocità del vento ecc.). Con questo processo di acquisizione e apprendimento, Sartori si è preparata all’incontro con il vento sulle rive del fiume Adda, agendo poi come un’operosa tipografa dell’alfabeto misterioso delle forze naturali.

La mostra prosegue nello spazio espositivo di Platea Projects che ospita la proiezione di un video dell’artista, in cui compaiono immagini leggermente sfocate della rotazione dell’anemometro, e una selezione dei disegni originali prodotti dal vento realizzati nella laguna veneta e sulle rive dell’Adda, oltra a una serie di dispositivi tecnici con cui è stato realizzato il lavoro, a documentare l’attitudine empirico-scientifica innescata con mezzi artigianali dell’esecuzione dell’opera.

Sartori attualmente lavora con la galleria Michela Rizzo di Venezia, che ha partecipato alla realizzazione di questa mostra, e con Studio G7 di Bologna.

Mariateresa Sartori

nasce a Venezia nel 1961 dove vive e lavora. Si laurea in germanistica con una tesi su Freud e la psicologia dell’arte. La sua ricerca si muove attorno tre fulcri tematici: il metodo scientifico empirico, le dinamiche comportamentali spesso in relazione con le neuroscienze, la musica e il suono in relazione con il linguaggio.
La tensione tra oggettivo e soggettivo, tra unicità degli eventi e teoria generale nutre tutta la sua ricerca che spesso si avvale della collaborazione di esperti delle discipline nelle quali si addentra: geologi, fisici teorici, linguisti, musicologi, musicisti, cantanti, attori, botanici, ornitologi… Il dato reale viene empiricamente rilevato e in seguito analizzato da angolazioni che variano da lavoro a lavoro e che approdano ad esiti diversi, dal video al disegno, dalla fotografia stenopeica all’opera sonora. Le variabili all’interno delle costanti che le determinano muovono la sua ricerca tesa verso un’oggettività evidentemente inarrivabile.
La tensione verso preme all’artista non il raggiungimento, se mai fosse possibile, dell’oggettività.

In occasione di mostre personali e collettive ha esposto in numerosi musei e gallerie in Italia e all’estero: Museo Chopin, Varsavia; Hayart center, Yerevan, Armenia; Electra Stanislavskij Theatre, Moscow; IKON Gallery Birmingham; Fondazione Querini Stampalia, Venezia; Cairn Centre d’art, Digne-les-Bains; MMOMA, Moscow Museum of Modern Art; Palazzo Fortuny,Venezia; Museum of the Russian Academy of Fine Arts, San Pietroburgo; Fondazione Bevilacqua La Masa,Venezia; ICA,The show room, Londra; NGBK Berlino; Hangar Bicocca, Milano; Macro, Roma; Neue Galerie, Graz; Palazzo delle esposizioni, Roma; museo di Mucsarnok, Budapest; Careof, Milano; Folkwang Museum, Essen; Fondazione Querini Stampalia, Venezia; Auditorium Parco della musica, Roma; Museo di Palazzo Poggi, Bologna; Serra dei giardini della Biennale, Venezia; XLV Biennale di Venezia; Museo Mambo, Bologna; Kunsthaus Centre d’art Pasquart, Biel, Svizzera; Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo; Les Ateliers d’artistes, Marsiglia; galleria Michela Rizzo, Venezia; Galleria Studio G7, Bologna; Galleria Doppelgaenger, Bari.